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Arpia nasce nel febbraio 1984 con la seguente formazione: Leonardo Bonetti – voce, basso, sinth; Fabio Brait – chitarra; Aldo Orazi – batteria. Già nell”85 Arpia cominciò a sperimentare nei concerti forme di contaminazione estetica coinvolgendo mimi e attori intorno ad un progetto che superasse gli schemi dello spettacolo musicale tradizionale per indirizzarsi a ricerche teatrali. Dopo due anni di lavoro in questa direzione, nel 1987 esce, quale realizzazione di tutta la prima fase compositiva, “de lusioni”, demo sperimentale ma ricco di forme e idee poi sviluppate in modo più organico in seguito. “Resurrezione e Metamorfosi”, composizione-fiume uscita nell”88, dalla durata di 40 minuti, è il lavoro che porta a conclusione tutta questa fase. Nei due anni seguenti, cioè quelli precedenti l’ultimo lavoro su cassetta, “Bianco Zero”, Arpia ha spostato la sua attenzione con sempre maggiore energia sugli aspetti più problematici e ricchi di conseguenze della realtà in cui ha preso definitivamente sangue: è questo il terreno su cui si impianta la produzione più recente. E in effetti l’evoluzione ultima del gruppo vede una rinnovata dimensione nel modo di strutturare gli spettacoli, che perdono quella misura genuinamente teatrale per indirizzarsi con più efficacia verso una tensione comunicativa; le sonorità cambiano considerevolmente con l’introduzione delle tastiere, e portano ai brani usciti su 7″ nel settembre del 1992: “Ragazzo Rosso” e “Idolo e Crine”. Nell’aprile del 1995, questo percorso trova il suo sbocco naturale sia da un punto di vista artistico che discografico, con l’uscita del primo CD: “Liberazione”. Si tratta di un concept ideato intorno all’idea di un viaggio nella memoria storica del nostro paese a cinquant’anni, appunto, dalla liberazione dal nazifascismo. Non c’è, comunque, una volontà puramente politica, bensì l’esigenza di riappropriarsi di una storia collettiva attraverso storie individuali. Dal 1998, quindi, l’evoluzione verso soluzioni ritmiche e sonorità più istintive e meno rarefatte porta ad un allargamento del gruppo con collaborazioni che vedono l’intervento di Paola Feraiorni alla voce e di Tonino De Sisinno alle percussioni. Al termine di questa fase, nel settembre del 2006, esce l’ultimo lavoro del gruppo dal titolo “Terramare” il cui nucleo può essere individuato nell’esperienza erotica del mondo. Terra e Mare, elementi di fisicità e sessualità, poli di una continuità reale e riconoscibile, orizzontali e appartenenti entrambi ad un gioco di contrasti comunemente accettati, in cui ogni elemento rispetta il suo ruolo dall’alto dell’ironia di chi già conosce le possibili combinazioni amorose. Terra e Mare, uomo e donna, su un piano comune, dove il sentimento del mistero dell’altro è vivo e messo in gioco continuamente. L’elemento divino è escluso, il cielo è senza dio e le uniche divinità sono quelle classiche dei boschi e dei mari, simboli antichi della sessualità. Intervista Leonardo Bonetti, bassista e cantante degli Arpia:

Dove:

Speciale

Genere: 
  • Concerto
  • Musica

Prossime date:

- 25 Ott 2024, ore 21:00