La mia famiglia on line

Tutti connessi, nessun contatto. Una semplice frase che riassume il significato della commedia. La pièce racconta la storia di una coppia come tante in un prossimo futuro distopico, in cui la tecnologia detta ogni singolo istante della vita quotidiana delle persone. Una quotidianità talmente asservita alla tecnologia da arrivare a gestire anche situazioni che attualmente sarebbe inconcepibile pensare che possano essere affidate ad un computer, come una relazione sentimentale, il concepimento di un figlio, la vita familiare. Una visione distorta del futuro in cui l’avere tutto hi-tech non implica automaticamente un miglioramento della qualità della vita. Ma è solo colpa della tecnologia o sono gli stessi esseri umani ad aver permesso con i loro problemi di comunicabilità questa deriva relazionale? Per fortuna, non tutti sono schiavi delle connessioni 24 ore su 24, come verrà svelato nel corso della commedia.Il testo, scritto da Giuseppe della Misericordia, ha vinto la “Campaniliana 2021”, il premio nazionale teatrale dedicato ad Achille Campanile, giunto quest’anno alla VI edizione.«“La mia famiglia on line” rappresenta una visione del futuro non così lontana da noi», spiega il regista Carlo Cianfarini. «Potrebbe trattarsi della realtà tra 5, 10 o 20 anni. O potrebbe non verificarsi mai. Dipende da noi e dal nostro rapporto con la tecnologia. Oggi vediamo costantemente persone completamente immerse nei loro smartphone e tablet, in ogni momento della giornata. I contatti umani sono spesso ridotti all’osso o filtrati attraverso uno schermo. Basta un piccolo passo per precipitare nella realtà raccontata nella commedia. Se ci riflettiamo bene, alla fine è un problema di comunicazione tra gli esseri umani, del rapporto individuale con la realtà circostante. Spesso non serve navigare senza sosta alla ricerca di un mondofantastico: basterebbe semplicemente uscire di casa e fare una passeggiata». Allestimento a cura della Compagnia “Il Tempo dell’Arte”, Direttore artistico Angelo Larocca, Regia: Carlo Cianfarini, Interpreti: Rossella Pantaleo, Antonio D’Onofrio, Demian Aprea, Grafica vettoriale: Elena Larocca, Scenografia: Angelo Larocca. Promozione “Vieni a teatro” per piccoli gruppi: ogni 5 persone, una non paga.

La morte negata

Dopo il fortunato “Invisibili”, Alessandro Amori torna con un nuovo documentario, stavolta dedicato a uno degli aspetti più drammatici e meno considerati dell’emergenza covid: la morte in solitudine di centinaia di persone, senza il conforto dei propri cari, i corpi avvolti in lenzuola imbevute di candeggina e sepolti in bare sigillate senza che nessuno potesse vederli un’ultima volta. Quelle persone hanno lasciato dietro di sé familiari distrutti, a cui è stato negato anche il conforto di una carezza. Pochi fortunati hanno potuto beneficiare della tecnologia, di quelle famose videochiamate; altri hanno saputo da un giorno all’altro della morte del familiare da una breve e gelida telefonata. Ospiti: Alessandro Amori, Clara Curtotti, Miriam Gualandi, Saviana Colazza, Leone Monteduro, Maurizio Marini

La vedova scaltra di Carlo Goldoni

La messa in scena della Compagnia Venturini-De Vita, propone una lettura alternativa ed innovativa dell’opera, per restituire al Teatro di Goldoni l’impatto diretto sul pubblico, come avveniva nella migliore tradizione della Commedia dell’Arte. La bella Rosaura è la protagonista assoluta di una storia in cui la femminilità si trasforma in forza manipolatrice di destini e desideri maschili. La scaltra vedova sa di piacere, e per questo può scegliere tra i suoi quattro spasimanti quello che, più degnamente, potrà restare al suo fianco. Le sue affilate armi sono la seduzione ed il tranello: mica male per un’eroina di trecento anni fa! Intorno a lei ed al suo gioco ammaliatore c’è quello delle altre smaliziate donne che l’accompagnano, come Marionette, la fidata cameriera, impegnata ad insegnare ad Eleonora, giovane ed ingenua sorella di Rosaura, le più efficaci strategie amorose.

Le tre code di Triora

Il paese di Triora è colpito da un’improvvisa carestia: gli animali muoiono, i raccolti si seccano. Alcuni misteriosi omicidi avvengono nel bosco del paese insieme ad altre inspiegabili scomparse. Tutto viene attribuito ad una manifestazione del maligno e alla presenza di streghe. Da Roma giunge l’inquisitore Girolamo Del Pozzo, emissario del Santo Padre che inizia presto ad interrogare tutte le donne di Triora, incriminando 12 di queste. In poco tempo inizia il processo per stregoneria e l’era dell’inquisizione si estenderà rapidamente da Triora in tutta l’Europa e in tutto il nuovo mondo. La presenza di Girolamo Del Pozzo a Triora farà scaturire anche l’arrivo del sabba della luna rossa… Con: FRANCIS MONET, JOHN KLAUS, CHIARA PAVONI, ARIANNA CIGNI e la partecipazione di MARY RIDER – Sceneggiatura: FRANCIS MONET Musiche: FRANCIS MONET e JOHN KLAUS -Prodotto dalla SHARK PICTURES STUDIOS – PRODUCTION – Terni – Diretto da: FRANCIS MONET e JOHN KLAUS – INGRESSO GRATUITO fino a esaurimento dei posti – Trailer: https://youtu.be/znEqs9yYvzI

Lectura Dantis

“Dantedì”, alla scoperta del Sommo Poeta con le letture commentate dall’attore e artista Giorgio Lo Fermo. Si viaggerà nell’Inferno, con i Canti V, X, XIII, XXI, XXVI, XXVII, XXXIII, XXXIV, poi il pubblico potrà scegliere di proseguire nel Purgatorio (Canti III, V, IX, X) e risalire in Paradiso (Canti I, XXXIII). Serate di grande valore culturale e artistico, l’incontro con un artista che ha fatto dell’arte la sua ragione di vita.

Lisbon Story

Lisbon Story (1994) Un tecnico del suono tedesco, Philip Winter, si reca a Lisbona per registrare l’audio di un film che sta girando un suo amico regista, Friedrich Munro. Munro utilizza una vetusta cinepresa a manovella con pellicola in bianco e nero, come ai tempi del cinema muto. Arrivato nella capitale portoghese, dopo una serie di rotture dell’automobile e con un piede ingessato, Phillip trova la casa del regista vuota con le pellicole e ad attenderlo solo alcuni ragazzini patiti di videocamera. Tra i suoni di Lisbona, il gioco con i ragazzini e l’innamoramento con la cantante dei Madredeus, Philip si mette a creare i suoni per il film, nell’attesa di avere notizie di Friedrich. Soltanto gli indizi lasciati da Ricardo, un giovane amico del regista, porteranno il tecnico all’incontro con il suo amico che incredibilmente gli domanda il motivo della sua trasferta portoghese. Munro gli spiega di aver abbandonato da tempo il progetto poiché non crede più al valore del cinema e non pensa che si possa fare più niente di buono, preferisce vivere come un vagabondo filmando immagini da una telecamera appesa dietro la spalla, lasciando solo alla realtà e ai futuri spettatori il compito di interpretare la “vita” vista dall’apparecchio. Tuttavia, Philip, grazie a un messaggio lasciato proprio in una delle telecamere di Friedrich, lo convincerà a ricominciare le riprese del film che aveva interrotto, facendogli capire che le immagini possono ancora avere un valore. Regia Wim Wenders Con: Rudiger Vogler, Patrick Bauchau, Joel Ferreira, Teresa Salgueiro

Lo smemorato di Collegno

Uno sconosciuto, affetto da amnesia, si chiude nei gabinetti pubblici e reclama la sua identità. C’è chi lo riconosce come un ladro, chi come traditore, chi come marito disperso. Con l’aiuto di un cane riuscirà, forse, a scoprire chi è. Vagamente ispirato al caso Canella-Bruneri, celebre negli anni Venti. (fonte: Wikipedia) – con Totò, Erminio Macario, Nino Taranto, Aroldo Tieri, Andrea Checchi, Franco Volpi, Yvonne Sanson, Mario Pisu, Riccardo Billi

Maledetta Primavera

Con l’ingresso a Tripoli dei ribelli del Cnt e la sconfitta di Gheddafi, sono tornate sulle prime pagine dei giornali nuove improbabili testimonianze di ribelli dell’ultima ora e nuove morti e resurrezioni dei figli di Gheddafi, il tutto inserito in uno strano gioco delle parole in cui un esercito regolare e un popolo fedele al suo governo vengono definiti miliziani e mercenari mentre a una strana e composita armata (dalla Nato) viene riservato il romantico appellativo di ribelli. La guerra alla Libia e la caduta di Gheddafi è anche, prima di tutto questo, una guerra delle parole che sono le armi predilette dalla disinformazione. Maledetta Primavera, un docufilm di Fulvio Grimaldi

Manipura Movie

In due serate uniche e coinvolgenti MANIPURA MOVIMENTO SPONTANEO LIBERI ARTISTI, celebra 18 anni di sperimentazione cinematografica attraverso 4 creazioni multimediali, coinvolgendo il talento di 21 meravigliosi artisti. Prende vita una serata con 4 cortometraggi: – FUSIONI D’ARTE – SECRET MOMENTS – IL MIO MARE – MONTERANO’S TALES

Mannaggia o' sette e' spade

MANNAGGIA O’ SETTE E’ SPADE – Un hotel in piena stagione pieno zeppo di clienti molto particolari, gestito da un personale altrettanto particolare. Il tutto condito da numerosi colpi di scena tipici della commedia italiana. con: Giovanna Zamperini, Paola Pagliarello, Claudia Viviana Catenaccio, Maria Gentile, Arianna Lorenzin, Pia Bosone, Daniela Pietrini, Oretta Micali – regia di Sandro Calabrese – info e prenotazioni: 3477276797